Fautore del ruolo sociale dell’arte, Giacomo Spadari (San Marino, 1938 – Milano, 1997) ha saputo coniugare realismo e visionarietà all’interno dello spazio pittorico e utilizzare la pittura per partecipare coscientemente al processo politico in atto nel periodo della contestazione giovanile, a partire dalla fine degli anni Sessanta, attraverso uno sguardo sempre critico sugli avvenimenti del presente e sul linguaggio dei mass-media. La sua produzione degli anni Settanta, della quale fa parte l’opera nella collezione del Museo Civico, è quella della stretta e duratura collaborazione con altri pittori impegnati sullo stesso versante artistico, presenti nella donazione Di Piazza, Fernando De Filippi e Umberto Mariani. Struttura e albero (1972) presenta uno dei temi classici dell’opera di Giacomo Spadari, l’espansione della città moderna. Nella tela l’elemento naturale viene inglobato dalla struttura metallica, metafora della sopraffazione dell’edilizia sulla vegetazione e del pericolo che questa trasformazione porta con sé, purtroppo, un tema ancora attuale anche a distanza di quasi cinquant’anni.