È stato un progetto partecipativo rivolto alla comunità di Castelbuono
nell’ambito delle attività del Dipartimento Progetti Partecipativi del Museo Civico
da un’idea di Barbara Morisca, artigiana ceramista di Castelbuono,
in collaborazione con il Dipartimento Educazione Museo Civico Castelbuono, il Liceo Artistico Statale “Diego Bianca Amato” di Cefalù, le classi della scuola primaria I.C. F. Minà Palumbo, le associazioni e la comunità.
Il ricco calendario di iniziative e attività è stato dedicato all’asino, simbolo di Castelbuono, animale che nei secoli è stato compagno di lavoro di contadini e operai, con la sua proverbiale lentezza e saggezza.
Perché una festa dedicata all’asino?
L’asino è un animale lento e riflessivo che ci insegna una gestione equilibrata del tempo a cui non siamo più abituati. Il rapporto affettivo con un asino segue logiche antiche e ataviche.
Da novembre 2023 a maggio 2024 le fasi del progetto hanno riguardato la creazione, da parte di tre classi del Liceo Artistico Statale “Diego Bianca Amato” di Cefalù, dei bozzetti per la decorazione di sei casse della raccolta differenziata effettuata a Castelbuono dalle asinelle porta a porta, dopo una visita al Museo civico e alla chiesa madre di Castelbuono.
Una giuria ha poi scelto i bozzetti vincenti che hanno decorato le casse.
Anche le classi della scuola primaria I.C. F. Minà Palumbo, sotto la guida di Stefania Cordone, Responsabile del Dipartimento Educazione del Museo Civico, sono state coinvolte nella realizzazione di tanti asinelli sperimentando la tecnica del collage e del monotipo, mettendo al centro la lentezza e la consapevolezza del fare.
L’evento finale si è inaugurato al Museo Civico di Castelbuono venerdì 24 maggio alle ore 10.00 con la presentazione al pubblico del progetto partecipativo “A ritmo d’asino” alla presenza delle istituzioni coinvolte. Alle ore 11.00, da Piazza Castello, è partita una passeggiata che è arrivata a Piazza Margherita insieme alle asinelle che indossavano le nuove casse decorate.
Durante i giorni di festa del 24 e 25 maggio l’Associazione Manualmente e la ricamatrice Maria Mercante, hanno animato Piazza Margherita con l’esposizione di manufatti e ricami che hanno messo in luce il legame esistente ancora oggi fra la tradizione artigianale locale e la presenza dell’asino nella cultura contadina.
Il Venerdì 24 alle ore 18.30, il Museo Naturalistico F. Minà Palumbo ha ospitato nel Chiostro di San Francesco l’esposizione degli elaborati realizzati durante i laboratori didattici svolti al Museo Civico dai bambini e dalle bambine della scuola primaria dell’I.C. F. Minà Palumbo.
E’ seguito un momento di festa e di condivisione con un concerto delle classi di Castelbuono dell’I.C. F. Minà Palumbo a indirizzo musicale, sotto la guida del professore di musica Giuseppe Aiosi.
Al Centro Sud, nei due giorni della festa, si è svolta la mostra della Collezione dei dipinti per Cecilia sulla figura dell’asino insieme all’esposizione di saponi, unguenti, bastoni di legno prodotti dalla Fattoria del sorriso.
Il sabato mattina nell’Atrio dell’ex convento di S. Venera (Badia), si è svolto il Laboratorio di lettura creativa con bambini e bambine condotto dall’associazione 3EMME con la scomposizione della storia dell’asinella Ypsi, tratta dal testo “Dal sotto in su, nel paese di Sant’Anna” di Barbara Morisca, riadattata in chiave ludica. Ogni gruppo ha disegnato la parte di storia assegnata per comporre una nuova narrazione.
E infine, il gruppo musicale Lorimest ha concluso la festa sabato pomeriggio in Piazza Margherita con un concerto.
La finalità del progetto ha riguardato il coinvolgimento delle scuole, della cittadinanza, delle associazioni e delle singole persone, nella ricerca di modelli positivi come l’attenzione all’ascolto e un maggiore rispetto nei confronti degli animali e in particolare dell’asino.
A ritmo d’asino ci ha guidati alla riscoperta del legame antico da sempre esistito tra gli esseri umani e l’asino, attraverso l’esercizio della creatività.
La festa inoltre è servita a conoscere meglio la storia di questo mansueto animale e dei suoi comportamenti e ha permesso una riflessione e un rispetto della sua indole per aiutarci a coltivare sentimenti di gentilezza e attenzione nei confronti di chi ci sta accanto.
Le mansioni che l’asino ricopre in tanti campi, nell’agricoltura sociale, nelle attività didattiche e ricreative lo hanno designato infatti come co-terapeuta nei gruppi di lavoro, tosaerba ecologico e giardiniere e come accade a Castelbuono, aiuto alla raccolta differenziata!
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