La collezione è un bene comune!
gennaio – marzo 2025
a cura del Dipartimento Progetti Partecipativi
Laboratorio di formazione con il personale del Museo Civico
condotto da Annamaria Guzzio
Durante il periodo di chiusura per il riallestimento della collezione, il Museo Civico ha continuato a lavorare per migliorare la qualità delle relazioni dello staff di persone che lavora al suo interno!
Mercoledì 12 marzo si è concluso il laboratorio La collezione è un Bene comune, percorso formativo per il personale preposto all’accoglienza del pubblico al Museo Civico, con l’obiettivo primario di instaurare un clima di cooperazione tra colleghe di lavoro e di benessere in un luogo in cui si respira l’Arte.
Le metodologie utilizzate hanno incluso tecniche di counseling e di mediazione artistica, giochi di ruolo, improvvisazione teatrale, comunicazione efficace e gestione funzionale delle relazioni.
Prendersi cura di sé e dell’ambiente che ci circonda crea un benessere che si trasforma in empatia e in un rapporto armonioso con le opere d’arte e lo spazio museale.
Come afferma il motto creato durante il laboratorio: Arte è dunque cura! i sei incontri hanno aperto spazi di riflessione che hanno permesso alle partecipanti di esprimere pensieri, desideri in un contesto intimo e protetto.
ll bene pubblico è diventato un bene che riguarda innanzitutto le singole persone, le quali hanno attivato un percorso in cui l’opera d’arte è diventata uno strumento in grado di trasmetter benessere e sanare i conflitti.
Il fine ultimo è acquisire la consapevolezza dell’importanza del proprio lavoro e delle opportunità di appagamento che il fare comunità comporta; il valore del proprio ruolo nel front office del Museo, la creazione di un ambiente di lavoro collaborativo, la crescita personale e l’evoluzione del sistema museale di cui si è parte.
La collezione è un bene comune continua il percorso già sperimentato con i laboratori A tu per tu. In colloquio con l’opera d’arte e Disimparare l’arte attraverso i quali la comunità di Castelbuono si è avvicinata al Museo civico e alla sua collezione.
Se nel primo progetto che ha dato avvio alla nascita del Dipartimento Progetti partecipativi – L’Asta del 1920 -, il bene comune da celebrare e preservare era il Castello, oggi, a distanza di cinque anni, il focus si è spostato dal contenitore al contenuto rappresentato dalle collezioni che il Museo accoglie.
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