Bright Ecologies. Caretto/Spagna: Experiences, Forms, Materials

Bright Ecologies. Caretto/Spagna: Experiences, Forms, Materials

Il duo artistico Caretto/Spagna in dialogo con la critica d’arte Giusi Diana

Venerdì 28 marzo, ore 17
Accademia di Belle Arti di Palermo, Palazzo Fernandez, Aula 11, via Papireto 20, Palermo

nell’ambito di

Ecosistemi Connessi. Museo e comunità Post-varietali

Progetto di Aterraterra, a cura di Maria Rosa Sossai
Public Program a cura di Aterraterra e Valentina Bruschi

Venerdì 28 marzo alle ore 17, il Museo Civico di Castelbuono, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, presenta Bright Ecologies. Experiences, Forms, Materials, una conversazione tra Caretto/Spagna e la storica e critica d’arte Giusi Diana, a partire dalla pubblicazione dell’omonimo volume monografico che ripercorre e documenta il lavoro ventennale del duo artistico, orientato da linee di ricerca incentrate sulla cura, la trasformazione della materia e la sperimentazione sulla forma, attraverso pratiche fondate sull’incontro, il processo, le esperienze di partecipazione e co-autorialità. Si tratta del secondo appuntamento del Public program del progetto Ecosistemi Connessi. Museo e comunità Post-varietali degli artisti Aterraterra (Fabio Aranzulla e Luca Cinquemani), a cura di Maria Rosa Sossai, sostenuto dal PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

L’incontro – aperto a tutti – è ospitato nell’ambito del corso di pittura di Stefania Galegati, sarà introdotto da Valentina Bruschi curatrice del programma pubblico e offrirà un’opportunità di esplorare il pensiero e la pratica di Caretto/Spagna. Precursori delle pratiche artistiche impegnate in chiave ecologica, i due artisti identificano nell’arte il campo di un’esperienza radicale di apertura, di ricerca indisciplinata e di engagement con le “cose” del mondo: la terra, i semi, le persone, le rocce, il museo, il fiume, la cava, l’albero, i microrganismi.

Il dialogo tra gli artisti e la storica e critica d’arte Giusi Diana si concentrerà su alcuni aspetti della loro ricerca, indagati nel suo contributo al volume, dal titolo “Ecologie numinose, il pensiero sincronico e la divinazione nell’opera di Caretto/Spagna”. Bright Ecologies (a cura di Giorgina Bertolino, Francesca Comisso, Cecilia Guida, Alessandra Pioselli) include, fra gli altri contributi, un saggio dell’antropologo Tim Ingold ed è stato realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Progetto Italian Council (Dodicesima edizione, 2023). Il volume ci permette di capire come ogni progetto di Caretto/Spagna sia un esperimento di co-creazione, che invita alla riflessione su nuove forme di interazione e collaborazione.

L’incontro si inserisce all’interno di un programma più ampio che, con il progetto Ecosistemi Connessi. Museo e Comunità Post-varietali di Aterraterra intende promuovere un dialogo continuo tra arte contemporanea e altre discipline. Questo approccio, che stimola un’ecologia dei saperi e delle pratiche, mira a creare occasioni di confronto, discussione e apertura tra arte contemporanea e altri ambiti disciplinari e sociali.

Dopo questo secondo incontro, il Public Program proseguirà per tutta la durata del progetto con nuovi appuntamenti tra i quali: una passeggiata, workshop e talk a Castelbuono con l’artista e ricercatrice Randa Toko, sabato 24 maggio, un performative talk con l’Institute for Postnatural Studies di Madrid alla Galleria regionale della Sicilia – Palazzo Abatellis, domenica 6 luglio e una tasting session di Aterraterra al Museo Civico di Castelbuono.

Aterraterra

È un duo artistico fondato a Palermo nel 2020 da Fabio Aranzulla e Luca Cinquemani, che lavora in modo multidisciplinare intersecando pratiche agricole, artistiche e di attivismo. La ricerca di Aterraterra si interroga sulla possibilità di un’agricoltura e di una food culture critiche nei confronti delle forme di oppressione e consapevoli del proprio antropocentrismo e si concentra sullo studio di forme di alimentazione sostenibili e marginali. I progetti artistici di Aterraterra affrontano questioni relative alle alleanze multispecie e alle prospettive post-agricole e post-linguistiche, all‘uso delle specie spontanee come forma di cibo sostenibile e al passato coloniale e in generale al difficult heritage delle piante alimentari. Inoltre, il duo indaga il tema attuale della siccità in Sicilia e le altre criticità legate ai cambiamenti climatici. Fabio Aranzulla è artista, ricercatore e agricoltore. Si è laureato nel 2017 in storia dell‘arte e sociologia a Dresda prima di studiare fotografia e arte all‘Academy of Fine Arts in Leipzig. Ha partecipato a varie mostre in Germania e in Italia. Luca Cinquemani è artista, filosofo e agricoltore. Ha studiato tra Palermo e Düsseldorf conseguendo un dottorato di ricerca in Studi Culturali Europei.

https://www.instagram.com/aterraterra/https://www.aterraterra.it/

 

Caretto/Spagna 

Andrea Caretto (Torino, 1970, Laurea in Scienze Naturali) e Raffaella Spagna (Rivoli, 1967, Laurea in Architettura) lavorano insieme dal 2002 collaborando con istituzioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. Vivono e lavorano a Cambiano (To). Caretto e Spagna esplorano il complesso intreccio di relazioni dal quale emergono le cose: i flussi e cicli della materia e la morfogenesi, la percezione dell’ambiente, le trasformazioni del paesaggio, la relazione selvatico/coltivato e i processi di domesticazione, i rapporti tra vivere / abitare / costruire. Il loro approccio si fonda su un’attitudine alla “presenza” e all’esperienza nel mondo, in stretto contatto con la materia in tutte le sue trasformazioni e individuazioni. Un esercizio di attenzione e cura per le cose, intese come nodi di un intreccio, che allena la capacità di percepire tutto ciò che esiste quale sistema di elementi in continua corrispondenza. Sono tra i soci Fondatori dell’associazione di artisti Diogene di Torino, e della Fondazione Pianpicollo Selvatico ETS – center for research in the arts and the sciences, Levice (To), e consulenti artistici per il Munlab Ecomuseo dell’Argilla di Cambiano. Collaborano con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e con l’Accademia Unidee di Cittadellarte Fondazione Pistoletto, Biella.

 

Giusi Diana

Giusi Diana è storica dell’arte contemporanea, critica e curatrice indipendente di base a Palermo. I suoi interessi includono la relazione tra arte contemporanea e contesto naturale e archeologico, esplorata attraverso la curatela di mostre personali e residenze di artisti italiani e internazionali. Nel 2024 è stata curatrice del progetto “Claudio Gobbi, La Visione Trasparente”, realizzato da ruber.contemporanea in collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, sostenuto da Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Nel 2022 è stata curatrice del programma internazionale di residenze d’artista della Fondazione Sant’Elia di Palermo (artista Darya Koltsova). Ha curato, tra le altre, la mostra personale di Evgeny Antufiev, evento collaterale di Manifesta 12 al Museo Archeologico A. Salinas di Palermo, ed è stata tutor in Italia di Helen Cammock vincitrice del Max Mara Art Prize for women 2019. Ha collaborato tra gli altri musei e fondazioni con: Museo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, Collezione Maramotti, Fondazione Merz, Museo Regionale d’arte contemporanea Riso di Palermo, Fondazione Orestiadi di Gibellina e Fondazione Fiumara d’Arte. Collabora come giornalista culturale con Il Giornale dell’Arte di Torino e Arte Mondadori Cairo Editore di Milano. È autrice del Catalogo ragionato La Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Comitini, Città Metropolitana di Palermo 2023.

 

INFO E CONTATTI

Bright Ecologies. Caretto/Spagna: Experiences, Forms, Materials

Conversazione con Caretto/Spagna e Giusi Diana

Venerdì 28 marzo, ore 17

Accademia di Belle Arti, Palazzo Fernandez, Aula 11, via Papireto 20, Palermo

Durata: 2 ore

Evento aperto a tutti

 

Ufficio Stampa

SLP Studio: Sofia Li Pira – studio@slp-studio.it

 

Si ringrazia: l’Accademia di Belle Arti di Palermo e Stefania Galegati, docente del corso di Pittura

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L’evento è realizzato nell’ambito del progetto “Ecosistemi Connessi. Museo e comunità Post-Varietali”, sostenuto dal PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

 

Hashtag: #DGCC #CreativitaContemporanea #PAC2024

                     

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